GUERRA DI INDIPENDENZA SPAGNOLA

NAVARRA 

Origini

Il reggimento di fanteria Navarra n. 25, ha le sue origini nel reggimento

de Mencos, nel 1705, il suo primo comandante fu il feldmaresciallo D. Francisco Mencos.

Il predecessore di questo reggimento può anche essere considerato il reggimento del Constable di Navarra dell’anno 1632.

Quindi  il reggimento Navarra verrebbe considerato una delle unità più antiche della fanteria spagnola.

Denominazioni

Nei vari periodi storici il reggimento Navarra assume i seguenti nomi:

1632.- Reggimento del Constable di Navarra.

1705.- Reggimento Mencos.

1707.- Reggimento di Navarra nº 27.

1708.- Reggimento di fanteria Navarra nº 6.

1769.- Reggimento di fanteria Navarra nº 26.

1815.- Reggimento di fanteria Navarra nº 28.

1818.- Reggimento di fanteria Navarra nº 26.

FATTI DELLE ARMI     

1705-15.- Guerra di successione.

1718-20.- Guerre d’Italia.

1734-36.- Guerre d’Italia.

1742-47.- Guerre d’Italia.

1753.- Difesa di Ceuta.

1762.- Guerra portoghese.

1775.- Difesa di Algeri.

1780-83.- Guerra americana.

1790.- Difesa di Orano.

1791.- Difesa di Orano.

1801.- Guerra portoghese.

GUERRA DI INDIPENDENZA SPAGNOLA

Nascita di un reggimento

Quando andiamo a creare un plastico che rappresenta un determinato periodo storico, una #battaglia o #dipingere un #esercito con molte #miniature sono necessarie parecchie ricerche.

Non possiamo limitarci infatti alla semplice analisi dei colori delle uniformi o all’inserimento di alcune bandiere.

In prima battuta bisogna studiare al storia di quel periodo e di quell’esercito.

Espana reggimento n. 18
  • Come è nato
  • In quale periodo
  • Chi lo comandava
  • Dove ha combattuto analisi del territorio ecc.
  • Perché il fatto è avvenuto

Poco per volta nelle prossime puntate analizzeremo questi 5 punti.

Espana

Quindi studiando la storia del Reggimento di fanteria Espana n. 18, dobbiamo tener conto delle diverse unità .


Unità a cui è stata concessa questa denominazione.

Possiamo trovare quattro diverse Unità a cui inizialmente daremo

i seguenti nomi:

  1. Reggimento di Spagna (veterano) Reggimento di Spagna (Filippine)
  2. Reggimento Spagna (gemello)
  3. Reggimento Spagna (moderna)
  4. Reggimento di fanteria Spagna (veterano)

Allora per trovare l’origine del reggimento, dobbiamo risalire fino al 1665 quando con regio decreto del 1 Aprile, si crea a Badajoz quello che viene chiamato “Tercio de Portugal”, il primo colonnello fu Il conte di Torres-Vedras.

Non sono trascorsi tre anni della sua esistenza, quando per sostentamento del Tercio, vennero usati fondi dalla città di Valladolid, e denominato nel 1668 come “Tercio de Provincial de Valladolid” .

Quindi fu dotato di uniformi verdi, e divenne noto nel 1691 come “Tercio provinciale dei vecchi verdi “.

Espana reggimento n. 18

Con le riforme della fanteria, nel 1707 il reggimento n. 18 si unì al “Reggimento di Cordova nº 3”, con il quale partecipa alla guerra di successione e infine nel 1718 acquisisce il nome di “Reggimento di Spagna nº 1 “.

Nel 1741 fu di stanza all’estero e prende il nome di “Reggimento di Spagna nº 17” e nel 1769, a Malaga, diviene “Reggimento di Spagna nº 16”.

In seguito nel 1809, nella Guerra d’Indipendenza, diviene il Reggimento of Spain No. 2 “, affiancando il reggimento n.1 e ricongiungendosi nel 1810 al reggimento ” Regiment of Spain No. 1″, con cui rimane fino al 1815, quando fu trasferito a Ronda e venne nuovamente rinominato in “Reggimento spagnolo n. 18 “.

Quindi alla prossima puntata

Alcuni Ricami del medioevo

Come ben sappiamo noi ricamatrici, merlettaie &co. il tessuto non è eterno e questo è il motivo per cui non si può datare con certezza l’origine dei punti di ricamo e dei vari pizzi. All’inizio erano sicuramente dei punti informi o dei nodi che mani abili ed esperte hanno via via perfezionato ed elaborato.

Tapisserie de Bayeux

http://www.bbc.co.uk/staticarchive/763e52d2fcadc0b07ab950966597ab4dd387725b.jpg Bayeux Tapestry, depicting Norman soldiers on the attack

ho incontrato per la prima volta la storia della Tapisserie di Bayeux nei miei libri di linguistica durante il corso universitario di Germanistica che comprende la lingua Tedesca ed Inglese. Chiaramente da appassionata ricamatrice me ne sono incuriosita ed ho cominciato a documentarmi. La tapisserie de Bayeux è uno dei reperti di ricamo più importanti nel mondo Germanico.

In effetti non è un arazzo. Si tratta infatti di una tela ricamata, composta da moduli lunga circa 70 metri molto importante per la storia dell’Inghilterra ma anche per noi ricamatrici. Realizzata verso il 1077 commissionata da vescovo di Bayeux per la nuova cattedrale per celebrare la vittoria nella battaglia di Hastings del 1066 del suo fratellastro Guglielmo il conquistatore, duca di Normandia. Siamo quindi in pieno medioevo.

Sassoni 10 mm. – www.swordsandlaces.com

L’”arazzo” è stato ricamato a punto erba, punto catenella, e punto “spaccato” tipo punto erba dove il punto seguente divide in due il punto precedente, oltre ad un punto chiamato Bayeux punto di riempimento realizzato con punti lanciati sui quali veniva poi eseguita una seconda lavorazione.

questi punti erano quindi già largamente conosciuti ed in uso fin da tempi antichissimi, non solo per i paramenti religiosi o regali, ma anche per le decorazioni degli abiti che si notano inizialmente allo scollo.

Normanni 10 mm.- www.swordsandlaces.com

Ma questo ricamo ha un’importanza notevole poiché descrive minuziosamente gli avvenimenti, gli abiti i cavalli le armature lasciandoci quindi un immenso valore storico da cui apprendere non solo sui punti ricamo ma anche la storia del periodo e lo svolgimento della battaglia.

Opus Anglicanum

Oltre a questo “arazzo” Un ulteriore tecnica molto amato nel medioevo era L’Opus Anglicanum, i ricami inglesi erano conosciuti già verso la metà del 600 d.C., ma giungono al loro apice nel XIII secolo con l’opus Anglicanum.

collezione Metropolitan museum of Arts – particolare di casula

Questa è una tecnica non un punto unico, ma un insieme di punti nei quali prevale quello che oggi chiamiamo punto risparmiato e non ho potuto vedere di persona la Tapisserie di Bayeux ma dalle descrizioni trovate on line potrebbe trattarsi del punto spezzato che troviamo appunto su questa tela.

Invece che definire i contorni nell’Opus Anglicanum il punto spezzato riempiva completamente i pieni delle figure. Questo punto si diffuse pure in tutta l’Europa medievale, molto usato per gli abiti ed i paramenti d’altare, abiti regali e borse porta sigilli.

Quindi I punti più comuni utilizzati per questa tecnica erano il punto lanciato, il punto teso e il punto spaccato e punto cordoncino. Il lavoro veniva eseguito principalmente nell’area di Londra e nei conventi femminili, anche se erano comuni anche ricamatori uomini.

Ricamo Assisi

Anche il punto Assisi è una tecnica composta da punto croce e punto scritto. Ricamo originario dell’Umbria a differenza dell’Opus Anglicanum il ricamo d’assisi non riempie le figure ma riempie il fondo completamente a punto croce mentre le figure sono contornate a punto scritto si riscontra in zona Assis già nel 1300. Si esegue su tela molto regolare poiché il ricamo è geometrico.

Immagine tratta da http://www.originalitaly.it/it/editoriali/a-il-punto-assisi

Infatti il punto Assisi fa parte dei ricami a fili contati, le neofite lo so preferiscono usare la tela Aida, ma per precisione storica si dovrebbe usare una tela di lino molto regolare quindi con lo stesso numero di fili sia nella trama che nell’ordito.  

La tradizione vuole che sia eseguito su tela bianca o naturale con filati di cotone blu o marrone ruggine solo raramente in verde, giallo e rosso. I disegni antichi mostrano principalmente animali alati e animali mitologici alternati a disegni geometrici che ricordano fiori e ghirlande questa tecnica veniva utilizzata per adornare tovaglie, cuscini e molto altro.

Il Tavolino da giardino

Motivo centrale

Eccovi come Promesso

Come recuperare un tavolo da giardino rovinato. Quando l’ho eseguito non avevo ancora il sito e quindi non ho le foto dei vari passaggi, ma cercherò di essere chiara.

Il tavolino da giardino ormai logoro è stato trasformato in un bellissimo tavolo ed ora vi descrivo il procedimento effettuato.

Il progetto

Il tavolino era molto rovinato dalle intemperie, l’ho quindi pulito sgrassato passato con alcool e dopo averlo lasciato asciugare ho iniziato a riflettere sulla decorazione da fare.

Il progetto deve essere chiaro dall’inizio, quanto segue non è banale ma la base di appoggio di tutti i lavori di qualsiasi natura, chi ha avuto “applicazioni tecniche” alla scuola dell’obbligo si ricorderà bene di queste fasi altrimenti eccole qui sotto:

-Ideazione: avere chiaro quello che vogliamo eseguire e raggiungere come risultato finale

-Progettazione: in questo caso un disegno con la posizione delle decorazioni e l’elenco di tutto il materiale necessario.

-Esecuzione: le due fasi precedenti vi avranno già aiutato a valutare i vari step della lavorazione.

Esecuzione

Come primo Step l’ho carteggiato rendendolo poroso, ho nuovamente passato il tavolino con l’alcool, se volete che il lavoro sia più semplice potete poi utilizzare uno spray aggrappante per materiale plastico, ne trovate di moltissimi tipi in commercio ed applicarlo secondo le istruzioni del produttore.

Ora il passo successivo è stato preparare il colore di fondo che nel mio caso è verdone, io ho utilizzato un colore acrilico anche qui ce ne sono di moltissime marche, io ne uso più di una ed un buon colorificio saprà darvi i consigli del prodotto migliore.

Dopodiché sono passata alla vernice specifica per craquelé, è una vernice incolore che servirà a far screpolare il colore dello strato successivo creando un effetto antico.

Quindi quando la vernice screpolante è stata quasi asciutta, come anticipato ho steso il colore vaniglia, che io adoro, ed ho atteso il tempo necessario affinché il tutto asciugasse.

Attenzione le crepe variano a seconda temperatura ambiente più è alta più ampie saranno le spaccature. In alcuni casi come in inverno io utilizzo il Phone per aumentarne la dimensione.

Inoltre un consiglio importantissimo, le pennellate dello screpolante e del colore successivo vanno date sempre nella stessa direzione o non si formeranno le crepe volute.

Particolare dell’angolo

Poi una volta che la base sarà completamente asciutta si posizionano i tovagliolini nella disposizione progettata fissandoli con la vernice adatta, che può essere Lucida o opaca a seconda dei gusti. Dopo l’asciugatura passo di solito un altro paio di mani ed il nostro tavolino è pronto per essere messo nuovamente sul terrazzo.

Hermann ‘de Adelaar’ von Hadamar

Hermann von Hadamar

Ciao a tutti,

eccoci nuovamente, lo so che vi ho trascurato, ma dovevo far partire il nuovo gruppo di Facebook,  ci trovate infatti anche alla pagina www.facebook.com/swordsandlaces e

In salotto da Floriana – di Swords and Laces    https://www.facebook.com/groups/565380004177067/

Questi due collegamenti saranno di grande interesse anche per le donne, mogli e compagne degli amanti di #miniature, vi aspetto numerosi.

Ora torniamo a lui Hermann von Hadamar.

Sia la miniatura che la basetta con erba sintetica sono state completamente dipinte ed eseguite a mano. La miniatura appartiene al gruppo della serie limitata di Swordsandlaces.com

Hermann von Hadamar, vessillo blu con aquila bianca.

poiché Partecipò alla battaglia di Woeringen che ebbe luogo il 5 giugno del 1288. sarà ricordato nella storia della regione.

Come risultato del suo comportamento eroico dopo questa battaglia acquisito il titolo Nobilis Vir, che significa Noble Man.

La battaglia di Woeringen

La battaglie di Woeringen si tenne il 5 giugno 1288. Sul Fühlinger Heide vicino appunto a Woeringen località nei pressi di Colonia. All’incirca 10.000 uomini combatterono una sanguinosa battaglia nel tentativo di far a terminare la guerra di Limburgo, iniziata nel 1283 e che avrà termine solo l’anno successivo il 1289.

Hermann von Hadamar

Questa guerra fu combattuta per stabilire il diritto di successione al Ducato di Limburgo a seguito della morte del duca Valerano IV di Limburgo morto senza eredi maschi.  La stessa figlia Ermengarda moglie di Reginaldo I di Gheldria morì senza eredi e questo scatenò una corsa alla successione da parte dei nipoti di Valerano IV.

Hermann von Hadamar fu un cavaliere molto valoroso, nobile e coraggioso, combatté a fianco di Reginaldo I e riuscì a motivare i suoi compagni a combattere l’ingiustizia.

Si racconta infatti che in una battaglia, fu coinvolto in una lotta contro almeno sette avversari, e nonostante fosse stato gravemente ferito ne riuscì a sconfiggerne altri quattro.

Dopo la battaglia, nonostante fosse stata persa, venne considerato un eroe per il suo valoroso comportamento, dimostrando quindi ai suoi compagni che la partita era ancora aperta. A seguito di questa vittoria fu nominato Nobilis Vir.

Tombolo o Tamburello?

Tombolo o Tamburello?

Il nostro gruppo si è fatto più sostanzioso e quindi iniziamo seriamente.

Allora spesso mi è stato chiesto

Che cosa è un tombolo?

Molti lo confondono infatti con il Tamburello chiamato così per la sua forma a cerchio che ricorda appunto un piccolo tamburo ma che in effetti si chiama Telaio rotondo.

Il tombolo a differenza del telaio o “Tamburello” è un supporto non circolare ma prevalentemente cilindrico, imbottito di crine sul quale vengono fissate con degli spilli le “cartine” che sono i disegni del pizzo da realizzare.

Ve ne sono di varie dimensioni e di molte forme. La differenza dipende dalla zona di produzione del pizzo e spesso anche dal tipo di pizzo realizzato.

Ora mentre il ricamo si effettua su stoffa, che viene appunto tenuta nei due cerchi del Tamburello, il pizzo viene retto dagli spilli che vengono fissati sul cuscino imbottito via via che la lavorazione avanza.

Origine del pizzo a tombolo

Ora l’origine sia del ricamo che del Pizzo a tombolo è antichissima e non se ne conoscono le date esatte, ma da quando l’essere umano ed in particolare la donna ha saputo tenere due fili tra le dita che fossero di corda di filo o di erba è stato capace di dare origine a tecniche sempre più eleganti e raffinate tra cui appunto il pizzo a tombolo.

I fuselli sono in legno, ma in passato se ne usavano anche di metallo ed erano chiamati Piombini.

In Inghilterra come pegno di fidanzamento l’uomo regalava alla futura moglie dei fuselli intagliati decorati con perline di vetro, sembra che persino il grande Shakespeare ne regalò alcuni alla moglie anche se i maligni dicono fosse stato costretto a sposarla con un matrimonio riparatore, lei era infatti incinta del loro primogenito. Questi fuselli si possono ancora osservare presso la loro casa museo.

Per diorami e miniature potete rivolgervi a www.swordsandlaces.com 

Per i giochi da tavolo  www.giochidatavolo.info oppure Antonino Calogero su Facebook

Laces – presentazione della nuova galleria

Swords and Laces

Laces

Finalmente “grazie al corona virus” credo di essere tra i pochi a dirlo, comunque ho avuto il tempo necessario per iniziare a raccogliere alcuni dei miei lavori di arti minori.

Di proposito non uso la parola Pizzi, poiché non solo di pizzi si tratta, in effetti andrò a raccogliere pian piano una selezione di lavori di tecniche varie, dal Ricamo, al pizzo, decoupage, cartonaggio, e molto altro.

Per ora ho impostato la galleria così che si possano ammirare questi lavori in una sezione separata dalle miniature.

Sono certa che questo semplificherà notevolmente la ricerca di chi è interessato agli stemmi ricamati piuttosto che agli orecchini o ai bracchiali a tombolo ed un po’ meno alle miniature.  http://www.swordsandlaces.com/laces-and-more-2/

Questo non vi ricorda nulla?

In effetti si tratta di un particolare del lavoro da me eseguito su un tavolino da giardino completamente rovinato. Ma non voglio svelarvi tutto ora. Scriverò presto come è stato realizzato.

Chi avesse perso il primo post legato al ricamo lo trova al link di seguito, inoltre seguiranno spiegazioni delle tecniche usate nei post successivihttp://www.swordsandlaces.com/tavola-medievale/

Per tutti i lavori di arti minori come per

diorami e miniature e consigli potete rivolgervi a www.swordsandlaces.com 

Durante il COVID-19 Miniature e giochi da tavolo

Ciao eccoci ancora chiusi in casa    

I giorni non si contano più ed ora siamo a corto di idee, miniatrure e giochi datavolo e war games come alternativa al pensare fuori dagli schemi. La formazione si va benissimo, ma ogni tanto un po’ di svago ci vuole.

Allora se ci dedicassimo ad un bel gioco da tavolo, con diorama e miniature che diverta e contemporaneamente contribuisca alla nostra capacità di pensare fuori dagli schemi, sarebbe unire l’utile al dilettevole.

Questo sarà infatti utilissimo anche quando riprenderemo il nostro lavoro.

#Trombettiere del #Colleoni
Trombettiere periodo Colleoni

Chi di noi non ha letto dei libri sull’arte della guerra” applicata al management. Ma sempre di libri si parla, quindi come riuscire ad immaginare visivamente il “Fuori dagli schemi

A tal proposito esistono dei giochi da tavolo e war games che si rivolgono sia agli adulti che ai ragazzi che partendo dalla ricostruzione di battaglie storiche o periodi storici insegnano a pensare in modo strategico divertendosi.

Non si tratta infatti solo di semplici giochi poiché partendo da informazioni date, il periodo storico appunto, mettono in campo la variabile del gioco che ha delle regole e degli imprevisti.

Questo avviene in particolare con i war games che utilizzano miniature storiche dipinte a mano.

Ipotizziamo che in una determinata battaglia avesse piovuto, come sarebbe cambiato lo scenario della guerra ….

Questo non vi ricorda nulla?

il nostro lavoro è spesso posto di fronte a questi dilemmi

se agissi in questo modo?

E se il nostro cliente, collega, capo facessero….

Pensare fuori dagli schemi significa, non dare per scontato che ad una determinata situazione ci sarà una determinata reazione.

Per diorami e miniature potete rivolgervi a www.swordsandlaces.com  

Per i giochi da tavolo  www.giochidatavolo.info oppure Antonino Calogero su Facebook