Heinrich von Westerburg

Graf  Heinrich von Runkel-Westerburg 1240 † 1288

Marito di Agnes von Isenburg-Limburg

Heinrich von Westerburg

Heinrich von Westerburg

Di questo Conte di Runkel-Westerburg che viene ricordato sul web solo per l’appartenenza alla famiglia sembrerebbe ad un primo sguardo visto dal Web.

Però visto il periodo nel quale è vissuto avrà sicuramente protetto il suo territorio da eventuali pretendenti o pericoli. Sappiamo infatti con certezza la data esatta della sua morte il 5 Giugno 1288. Il tutto mi ha incuriosito ed ho fatto ricerche più approfondite.

Quindi come mai sappiamo la data di morte in modo così esatto?

Heinrich von Westerburg

La data di morte di questo conte è conosciuta perché partecipò alla battaglia di Worringen presso Colonia questa battaglia fu combattuta per l’acquisizione del territorio del ducato di Limburg e fu una delle più grandi battaglie in Europa durante il medioevo ed in questa battaglia perse la vita.

Questa battaglia scoppiò alla morte di Waleran IV, Conte di Limburg morto nel 1279 senza lasciare eredi maschi.  Poiché anche la figlia Ermengarda morì un anno dopo senza aver avuto figli, alla sua morte il marito Reginald I, conte di Guelders reclamò il ducato ed il re Germanico Rudolf von Hansburg, lo concesse. Questo innescò vari avvenimenti che condussero alla battaglia nella quale oltre a Heinrich von Westerburg si ricorda che morirono anche

Heinrich VI. von Luxemburg (1240-1288)

Waleran I de Ligny (c1244-1288)

Miniature della collezione edizione limitata di www.swordsandlaces.com

Miniature – come valutare e scegliere le miniature

Ciao eccoci nuovamente per qualche nuovo consiglio

Molti ci chiedono soprattutto il prezzo delle miniature, ma prima di definire quanto costano e valutarne il loro effettivo valore bisogna chiarire alcuni punti.

Miniatura 15 mm. www.swordsandlaces.com
  1. stabilire il loro utilizzo: war games o altro  
  2. se sono destinate a piccolo o grandi
  3. se volete che siano da collezione
  4. se devono rispecchiare fedelmente (e lo devono) il periodo storico
  5. la loro accuratezza
  6. la dimensione
  7. la miniatura grezza

Infatti il loro valore aumenta in modo esponenziale se per esempio sono da collezione e non vale il fatto che più piccolo è meno costa.  

Quindi attenzione a cosa chiedete

In effetti anche per il war games, le miniature non devono avere una passata di colore e via, questo lo sanno fare anche i bambini.

Inoltre ricerca

infatti importante ai fini del gioco è che le miniature siano ben definite e che abbiano i particolari ben evidenziati, bottoni, mostrine, fibbie…Questo necessita di un lungo lavoro di ricerca, e di documentazione, le epoche sono infinite, gli eserciti pure, così come le loro decorazioni. In modo particolare se sono da collezione la perfezione del lavoro di pittura così come l’esattezza dei particolari assumo una importanza rilevante ai fini del suo valore.

Miniatura 15 mm www.swordsandlaces.com .

Le dimensioni

Inoltre la misura è molto importante, più piccole sono più è difficile dipingerle, la “MANO” quindi del pittore è fondamentale sempre.

Parola d’ordine la base

La miniatura anche quando è di bona qualità deve essere pulita, vanno tolte le sbavature, e va lucidata questo è un lavoro che nessuno vede, ma che richiede pazienza, attenzione, mano ferma e ore di lavoro ed influisce fortemente sul risultato finale della miniatura.

Romani 25 mm. www.swordsandlaces.com

Con Questi consigli ho voluto darvi degli elementi sui quali riflettere quando deciderete di acquistare delle miniature, dovete sempre valutare che cosa vi stanno proponendo e che cosa volete acquistare, e anche quando giocate con i vostri figli, un lavoro ben fatto sarà comunque una fonte di insegnamento storico anche per loro.

Herzog von Anhalt

#Anhalt

A volte un errore cambia la storia                           

Herzog von Anhalt

Herzog von Anhalt 1170 † 1252 circa

Dopo la morte del padre, Herzog Bernard III nel 1212

#Herzog von #Anhalt

la terra venne divisa tra I due figli ed a Heinrich toccò la contea dell’Anhalt nel 1218 poi divenne Principe partecipando alla corte di Federico II e coniò delle monete nominandosi Principe dell’Anhalt già a partire dal 1215.

Infatti Un certificato esposto in tale anno presso la fortezza di Lopene presso Raguhn lo indica come tale.

Quindi come mai lo ricordiamo come HERZOG?

#Herzog von #Anhalt

Fu per un errore di trascrizione nel Codex Manesse di Heidelberg che fu indicato come Duca “Herzog”

e così viene ancora oggi ricordato.

La miniatura è dipinta a mano su basetta in legno fatta a mano, altezza totale della realizzazione 6.5 cm. materiale Mirlington di Stefano Grazzini

Tavola medievale

Alcuni oggetti riproposti in questa immagine da Swordsandlaces.com ricordano quelli tipici del Medioevo,

Hand made kitchen tools

Questi utensili provengono dalla Germania in questa nazione esiste ancora oggi un forte artigianato tradizionale.

Prossimamente presenterò altri tipi di maioliche che si differenziano per i colori e le tecniche di lavorazione in base alle zone di provenienza. La loro caratteristica era data dai vari tipi di argilla riscontrata nelle varie zone.

La lavorazione del legno

nota in tutto il mondo è molto forte nell’Europa centrale dove le foreste ancora oggi sono fonte di ispirazione.

In particolare visto che siamo a Natale, la zona delle Erzgebirge, dove durante il periodo invernale gli uomini non potendo lavorare nelle miniere contribuivano alle entrate famigliari lavorando il legno e creando delle splendide decorazioni.

Il ricamo ed i Pizzi

Al contrario degli uomini, le donne come in qualunque parte della terra provvedevano alla lavorazione del cibo raccolto durante la fine dell’estate e quando anche questo lavoro era terminato, allora era tempo per

  • i Ricami ed
  • i pizzi

che poi venivano venduti ai mercanti in cambio di denaro o di altri prodotti.

  • Questo lavoro su tela di lino è stato da me realizzato su mio disegno all’età di 13 anni circa.
  • Nel medioevo i bambini oltre ad aiutare nella cura degli animali da cortile erano spesso impegnati in lavori manuali.
  • le bambine appunto provvedevano a lavori delicati e sottili poiché avendo piccole dita potevano eseguire lavori di estrema finezza.

Questo centrotavola è un Ricamo in bianco ad Intaglio con lavoro a cordoncino, punto inglese e bordo in à jour doppio.

Post di Floriana Spreafico

Dipingere miniature 6ª e ultima parte

Ora l’ultimo passo differenziare i vari gradi di comando

Per gli ufficiali aggiungiamo i ricami del loro grado o quelli che abbelliscono le giacche, che erano ad esclusiva dei nobili e dovevano distinguersi dalla truppa.

Poi, non fa nulla se erano ben visibili dal nemico, che sparava per prima cosa su ufficiali e poi sottufficiali, interrompendo così la catena del comando creando il successivo disordine che poi si trasformava in rotta.

Ma questa è tattica militare…. Torniamo alla pittura.

Dopo che ci siamo occupati degli ufficiali, penseremo ai tamburini, in genere portavano dei galloni sulle braccia.

Quindi, oltre alla giacca, che dovremo abbellire come detto prima, ci occupiamo anche del tamburo, prima la cassa, ed eventualmente la ricamiamo con il logo del reggimento o di quello del re, poi le membrane.

Adesso la parte più difficile,

  • gli occhi,
  • le sopracciglia,
  • i baffi e
  • le basette,

come potete ben pensare occorre tanta pazienza e soprattutto mano ferma, usate ancora il metodo del poligono di Tiro.

Ora, I personaggi soldati e seguito sono terminati manca l’ultima cosa, la finitura.

Finitura

La nostra miniatura è quasi finita, almeno la parte difficile. Se abbiamo utilizzato una scala 6mm o 10 mm, faremo un leggero passaggio in una soluzione china acqua, il colore della china è marrone terra scuro, ma attenti a non esagerare.

Questo darà un effetto di sporco e renderà le miniature più realistiche.

Lasciamo asciugare per una notte.

#Corso

Ora ci mancano ancora poche cose, le bandiere, la colonnella e quella del reggimento.

Le possiamo trovare già pronte su vari siti internet, o prepararle direttamente, io preferisco realizzarle da me.

Una volta scelta

la bandiera

io la costruisco con Foto shop utilizzando un programma apposito.

Per la stampa utilizzo vari tipi di carta, sperimentate voi stessi e trovate quella che va meglio per voi.

Personalmente ne utilizzo una molto sottile che una volta incollata con del vinavil e dopo essere stata fissata con del fissante avrà un aspetto trasparente che è caratteristico nei tessuti utilizzati per le bandiere.

Quindi, l’ultima fase che è la passata con il fissante, Lukas o altra marca o in alternativa rubiamo la lacca per capelli alla mamma o alla moglie, che va pure bene ed è più economica.

Il nostro soldato è finito, deve solo asciugare i panni, poi sarà pronto alla guerra, il suo Re ha bisogno che lui si sacrifichi per aumentare i suoi beni e le sue ricchezze.

Per le basette, alberi e accessori per diorama, be!! …… alla prossima. Sto preparando il materiale da pubblicare che sarà pronto a breve. Swordsandlaces.com vi aspetta

Post di Floriana Spreafico

Dipingere miniature 5ª e penultima parte

ed ora Iniziamo a dipingere

I capelli

Eccoci per il penultimo step che ci porterà a terminare la miniatura, ma ora

I capelli

Napoleon 95° riflmen

consiglio di mettere nel contenitore dei colori più tinte di marrone e di utilizzarle contemporaneamente su diverse miniature, senza nemmeno pulire il pennello di volta in volta; infatti, nessun ha gli stessi capelli, ognuno ha i suoi, diversi per colore e sfumature. Anche se ci porterà via del tempo, questo procedimento renderà l’effetto del gruppo più realistico.

Ecco una cosa che mi permetto di consigliare,

il tempo

Ma non abbiate fretta, il dipingere le miniature è un hobby, non un mestiere, e questo ci deve divertire, soprattutto quando avremo il piacere di vedere un’opera ben fatta, la soddisfazione sarà tanto più grande, quanto più il lavoro finito sarà bello.

Bene ora finiamo la parte alta ovvero

il cappello

infatti le miniature hanno spesso il cappello che completa la parte della testa.

Prima il fondo, nero e poi il resto, linea di profilo, coccarda, piuma o altro.

attenzione! I pennelli che userete devono essere i più sottili possibili essendo questi particolari minuscoli . Ne esistono della Kolinsky di 15 “0” e 20 ”0”. Io li faccia arrivare dal mio negozio di fiducia.

E’ la volta della buffetteria, bandoliere, cinghie, bisacce, zaini, ecc., qui ci sono due scuole di pensiero,

  1. la prima vuole che si dipingano prima in nero e poi nel colore designato, magari con colore molto diluito, per mostrare i profili, che così andrebbero a creare le linee d’ombra e l’usura.
  2. la seconda, che consiglio per le miniature di scala piccola (6/10 mm) dipingere direttamente la buffetteria nel suo colore, stando però attenti a non sbavare.

Se la mano non è ferma, avete un problema.

Consiglio

quindi vi consiglio di utilizzare il metodo del cecchino: un respiro profondo e trattenere il fiato mentre la punta del pennello scorre.

Siamo così giunti a metà del lavoro, ora dedichiamoci al fucile, prima la carcassa in legno, poi la canna e infine grilletto, cane, para grilletto, fascette di assemblaggio, moschettoni per cinghie e cinghie, nonché la baionetta.

Prussi 5° fucilieri

Infine le mani, o credevate che me ne fossi dimenticato? No! Perché in genere stanno sopra al fucile, altrimenti a che servirebbe?

Pantaloni e calze li avevamo già fatti, ora non ci resta che il laccio reggicalze.

A quei tempi non esistevano elastici, e le scarpe, ma qui non presterei molta attenzione se non per la fibbia, perché allestendo la basetta metteremo erba alta, che nasconderà in parte i piedi del nostro soldato, è impensabile che una battaglia si svolga nel giardino di casa con erba all’inglese appena tagliata, in genere il campo di battaglia era un campo di grano o pieno di sterpaglia se non una landa incolta e fangosa. (questo lo vedremo in un corso dedicato).

Il nostro soldato prende forma, ora cominciamo ad intravedere il risultato finale, ma perché questo avvenga, dobbiamo occuparci degli ultimi particolari.

Iniziamo dai bottoni, in genere ve ne sono sempre troppi, bottoni che chiudono la giacca, altri aperti sul fondo della stessa ed infine quelli sulle tasche. vi aspetto per l’ultima puntata …..

Post di Floriana Spreafico

Dipingere miniature 4ª parte

ed ora Iniziamo a dipingere

Corso

A proposito di colori, non dimenticate le basi delle nostre scuole elementari e medie dove ci veniva insegnato come ottenere un colore più chiari più scuro….per chi l’avesse dimenticato ci sono libri interessanti a tal riguardo.

Appena avrò un po di tempo stilerò una lista di libri possibili da consultare.

Ma ora fuori i pennelli ed i colori!

Nel nostro caso abbiamo scelto di dipingere un reggimento francese del periodo della guerra di successione spagnola. Comunque i principi basilari valgono anche per altri periodi ed epoche, basta solo adeguare i termini: uniforme, giacca, pantaloni, fucile, con maglia gonnellino, spada, lancia eccetera.

Quindi Iniziamo con il busto

ricordiamo che avevamo dato il fondo scuro ed uniforme.

Alfiere Inglese Waterloo
  • Per prima cosa dovremo avere sul tavolo una tavolozza per mescolare i colori e acqua e straccetti per pulire i pennelli
  • diamo una mano del colore della giacca, nel caso del francese applichiamo il colore grigio chiaro, nella foto abbiamo una giacca rossa per rendere più evidente la procedura.
  • lasciamo asciugare e
  • ripassiamo una seconda mano, ma in questo caso con una tonalità leggermente più chiara ed utilizzando il metodo del pennello asciutto, cioè il pelo deve essere solo umido, in questo modo lasceremo sulla nostra giacca quelle creste che sono il chiaro e scuro che normalmente vediamo nei tessuti. creando dei chiaroscuri necessari a rendere la nostra miniatura realistica.
  • Ora dedichiamoci ai pantaloni, rifacciamo la stessa procedura, così come di seguito faremo per le calze.
  • Una volta asciutto il tutto, ci dedichiamo ai colori distintivi, colletto, polsini, risvolti, se ce ne fossero.
  • Facciamo molta attenzione a non sbavare su maniche e pantaloni. I polsini e i colletti dovranno essere finiti, pertanto intendo linee, ricami e bottoni.

Passiamo poi al volto e poi ai capelli, ma non abbiamo finito ci sono molte parti ancora da considerare e da dipingere.

I capelli ed il volto però necessitano di alcune spiegazioni particolari che daremo nella prossima pubblicazione a presto. …..

Post di Floriana Spreafico

Dipingere Miniature 3a parte

#Cavallieri in schieramento

Fatta la scelta! ?

Iniziamo la ricerca per documentarci, per capire come dipingere le nostre miniatire e qundi:

  • le uniformi,
  • le armi,
  • gli equipaggiamenti,
  • i comandi e
  • la storia del reparto scelto…..
#Scudo con arcere

Per quanto mi riguarda è una parte importante, infatti sono un fanatico della storia militare. Inoltre le miniature devono rispettare l’epoca che si vuole rappresentare e come per le rievocazioni storiche i particolari fanno la differenza. Scelti i colori le decorazioni delle uniformi e degli abiti ….

Sarà necessario pulire le nostre miniature,

togliendo tutte le sbavature dello stampo, sia in plastica che in piombo, utilizziamo i nostri a ttrezzi e cerchiamo di pulirle a fondo, togliendo anche le eventuali linee di stampo, laviamoli con acqua e sapone per togliere eventuali residui di grasso per stampo.

Poi posizioniamo i nostri soldatini su un supporto di cartone, legno o qualsiasi altro oggetto che possa permetterci di manipolare le miniature in particolare quelle molto piccole, senza doverle toccare con le mani.

Le miniature infatti si trovano a partire dai 5mm ma fate attenzione che il supporto non sia troppo grande, o incontrerete delle difficoltà durante il procedimento di pittura.

Se dobbiamo dipingere un battaglione o un reggimento, raggruppiamo i nostri soldatini per pose:

  • ufficiali
  • sottufficiali
  • tamburini o altro,

questo ci permette una maggiore facilità di gestione e velocizza il lavoro, evitando il continuo cambio dei colori ed evitando spreco di materiale.

Seguite quindi rigidamente le varie fasi che si susseguiranno.

Passiamo una mano di fondo e lasciamo asciugare, almeno per una notte. ….

Post di Floriana Spreafico

Dipingere Miniature 2a parte

Dipingere miniature 2ª  parte

le prime 5 regole  fondamentali di questa tecnica.

Nella prima parte del nostro percorso, avevamo introdotto il tema della qualità dei materiali.

Ora se stiamo dipingendo delle miniature che serviranno a far giocare i nostri figli o nipoti, anche dei pennelli sintetici e dei colori acrilici che si trovano comunemente in commercio andranno bene, ma i lavori si rovineranno facilmente ed il risultato finale non sarà molto accurato.

Noi ora vogliamo affrontare la pittura di miniature di alta qualità; in quest’ultimo caso consiglio quindi dei:

  • pennelli dei Kolinski in pelo di martora oppure, in alternativa dei
  • pennelli  Windsor & Newton,

in entrambe i casi sono molto costosi, ma il maggior costo è compensato da una lunga durata e soprattutto  da una maggior facilità nel dipingere.

Inoltre necessitiamo di

OLYMPUS DIGITAL CAMERA
  • un fissante di base

possibilmente opaco, il migliore a mio parere è quello della Lukas, anche questo ha un costo elevato, ma credetemi il risultato si vede.

In alternativa possiamo usare della semplice

  • lacca per capelli

si avete capito bene, quella che usa vostra madre o vostra sorella, l’importante è che sia secca, molto secca, e il risultato sarà eccellente ad un costo certamente molto più abbordabile.

Per quanto concerne le basette, il supporto per le miniature per intenderci, ce ne occuperemo nelle prossime sezioni, per ora concentriamoci sul dipingere le nostre miniature.

E’ ora di cominciare: il primo passo è scegliere che cosa vogliamo dipingere, un battaglione, un reggimento, un solo soldatino, dipenderà molto dalle dimensioni.  E per iniziare seriamente ci vediamo… alla prossima settimana.

Post di Floriana Spreafico

Some Tonderlaces to begin

Laces made by tonder tecnic using pattern of property or modified commercial pattern, cotton yarn and gold yarn of the company #Anchor better know as #Cucirini Tre stelle spa.

Post di Floriana Spreafico